lunedì 28 gennaio 2013

Leggendo poesie, ricordiamo.

Due classi, la 1^B e la 3^A, si sono incontrate nell'aula riunioni alle ore 8,15 del 25/1/2013 per riflettere sulle persecuzioni vissute dagli Ebrei nei campi di concentramento, in particolare di Terezìn, leggendo delle poesie scritte da bambini.

Terezìn nacque come fortezza e successivamente venne utilizzata dalla Gestapo tedesca durante la seconda guerra mondiale, come campo di concentramento per internare anziani e bambini.
Alcuni genitori dei bambini avevano organizzato una scuola clandestina che insegnava ai bambini la scrittura, a disegnare e anche a suonare; ci sono giunti dei disegni e delle poesie.

L'atmosfera era molto raccolta, grazie ad un tavolo in mezzo alla stanza con delle candele che contribuivano a creare un ambiente favorevole alla riflessione.


Inizio della riflessione.



Poesia con uno dei disegni realizzati dai bambini

Tutti gli alunni ascoltano con attenzione le poesie.

Fabio legge l'ultimo testo poetico.


































































Infine abbiamo letto una poesia che ha fatto riflettere tutti noi e speriamo che faccia riflettere anche voi...

Se questo è un uomo
Voi che vivete sicuri
nelle vostre tiepide case,
voi che trovate tornando a sera
il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
che lavora nel fango
che non conosce pace
che lotta per mezzo pane
che muore per un si o per un no.
Considerate se questa è una donna,
senza capelli e senza nome
senza più forza di ricordare
vuoti gli occhi e freddo il grembo
come una rana d'inverno.
Meditate che questo è stato:
vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
stando in casa andando per via,
coricandovi, alzandovi.
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
la malattia vi impedisca,
i vostri nati torcano il viso da voi.

di Primo Levi